La situazione della Spal si fa complessa la squadra si trova ad un bivio importante, dopo aver affrontato due pesanti sconfitte consecutive.
Il percorso finora, tra alti e bassi, è stato denso di eventi e non mancano le aspettative da parte dei tifosi. Scopriamo di più sul momento critico che il club sta vivendo, le scelte del mister e le prossime sfide in arrivo.
Non c’è dubbio che la Spal attualmente stia vivendo un periodo di grande difficoltà. Le sconfitte con Perugia e Lucchese hanno colpito duramente, ma la squadra è riuscita a reagire. Sì, perché dopo quelle due batoste, la squadra ha tirato fuori grinta e determinazione, riuscendo a ottenere una vittoria contro il Sestri Levante e un’altra contro il Carpi al proprio stadio. Tuttavia, ci sono state altre cadute, come quella contro il Milan Futuro e Virtus Entella, che hanno fatto suonare l’allerta. Solo un difficile successo sul campo del Rimini ha permesso di respirare, ma la situazione è diventata seria. Adesso, i biancazzurri si trovano nuovamente ad affrontare l’incubo di dover rimediare a due grandi sconfitte di fila, e i tifosi non nascondono il loro malcontento.
Questa atmosfera di frustrazione pesa… non solo sul morale del gruppo, ma anche sulla posizione dell’allenatore Dossena. È chiaro che la fiducia della dirigenza nei suoi confronti è stata mantenuta, almeno fino a queste prossime tre partite che potrebbero determinare il suo futuro sulla panchina della Spal. Mister Dossena ha sicuramente avuto la sua dose di alti e bassi, ma ha dimostrato di avere la capacità di adattarsi e tornare sui propri passi, lasciando da parte qualche orgoglio calcistico pur di fermare la discesa della squadra.
Le sfide tattiche di Dossena e il match contro il Pescara
La partita con il Pescara ha rappresentato un tassello fondamentale nella stagione della Spal. Nonostante le speranze riposte nella trasformazione tattica, la squadra non è riuscita a sfruttare al massimo l’opportunità per mettersi in mostra contro una delle big del campionato. Un errore su palla inattiva ha rovinato completamente una prestazione difensiva che meritava sicuramente più riconoscimento. Quel che è emerso è un certo miglioramento dello spirito del gruppo, che sembrava meno appannato rispetto a qualche settimana fa, però, i risultati devono arrivare e servono punti preziosi per risalire la classifica.
Tornando a mister Dossena, è evidente che ora ha una varietà di scelte da valutare in vista dell’imminente partita contro l’Arezzo, uno scontro che si preannuncia delicatissimo. Ci sono diverse opzioni aperte, e la conferma del modulo 3-5-2 sembra la più valida. In difesa il trio davanti a Melgrati dovrebbe rimanere piuttosto stabile. Si parla di Bruscagin, Nador e Sottini, chiaro segno di una volontà di solidità. Bassoli, rientrante, viaggia verso un ingresso in panchina, mentre le fasce con Calapai e Mignanelli sulla sinistra, sono una certezza.
Per quanto riguarda il centrocampo, Dossena potrà sfruttare il talento di El Kaddouri. Anche se il marocchino deve rientrare gradualmente dopo un infortunio, la sua presenza potrebbe portare nuova linfa alla squadra. Infatti, un duo come Zammarini, Buchel e Awua è pronto a supportarlo. Ma allarghiamo lo sguardo anche all’attacco… dove la velocità di Rao gioca un ruolo cruciale nel supporto per la punta.
L’attacco della Spal: chi scenderà in campo?
Un punto fondamentale da chiarire riguarda l’attacco della Spal, specialmente in vista delle sfide che attendono la squadra. La velocità e la freschezza di Rao potrebbero rivelarsi decisive nel prossimo incontro, con il compito di agevolare la riuscita offensiva. Ma chi sarà la prima punta? Qui si fa interessante la competizione interna tra Antenucci e Karlsson. Il capitano, con la sua esperienza, vorrebbe riappropriarsi della maglia da titolare, ma la scarsa forma di Karlsson mette in bilico la situazione.
La strategia del mister potrebbe chiudere la porta a sorprese dell’ultimo minuto, o perlomeno dare chance di emergere alla freschezza scandinava. In ogni caso, Dossena dovrà fare i conti con non solo le rotazioni, ma anche con l’energia del gruppo per affrontare tre match chiave in un breve lasso di tempo. La domanda è: riusciranno a trasformare il potenziale in punti e a placare i fumi della contestazione dei tifosi? Solo il campo, con i suoi verdetti, darà risposte concrete a queste domande.