Pontedera: la vittoria sospesa tra cinismo e ordine, cosa nasconde dietro le quinte

Domenica è stata una giornata decisiva per il Pontedera, una sfida molto attesa che ha portato a una vittoria fondamentale.

La squadra, guidata dal mister Menichini, si è trovata di fronte a un compito arduo, quello di portarsi a casa un risultato positivo contro il Gubbio. E, sorprendentemente, ce l’hanno fatta, ma non nel modo che si sarebbe potuto prevedere. Con una prestazione cinica, il Pontedera ha dimostrato che nel calcio, a volte, è meglio ottenere il massimo con il minimo sforzo.

La partita, valida per la 10a giornata di campionato, ha messo in evidenza un aspetto poco usuale per il Pontedera: il cinismo. Tutto è iniziato con un gol di Ianesi, arrivato nel primo tempo, dopo un’azione ben orchestrata. Quella rete, che ha deciso l’incontro, è stata anche l’unico tiro davvero pericoloso verso la porta avversaria in 99 minuti di gioco. Strano, vero? I numeri parlano chiaro: il Pontedera ha totalizzato solo due tiri, quindi la percentuale di realizzazione del primo tentativo è davvero straordinaria, ben il 50%. Tuttavia, ciò che sorprende è che l’expected goals della squadra è stato di appena 0,227, un dato davvero molto basso per chi si aspetta di dominare il numero dei tiri e le occasioni.

Ma nessuno può negare che, per una volta, il cinismo ha giocato a favore del Pontedera. Basta guardare il modo in cui i ragazzi di Menichini hanno difeso: hanno assemblato una performance matura e concentrata, un aspetto che non deve essere sottovalutato, soprattutto considerando che in campo, nel primo tempo, erano presenti solo giocatori nati dal 2000 in poi. Questo gruppo di giovani, insieme ai più esperti come Perretta, Ladinetti e Cerretti, ha saputo dimostrare come l’età non sia un fattore determinante quando si scende in campo con determinazione e organizzazione.

Statistiche e riflessioni sul Gubbio

Dall’altra parte, il Gubbio è sembrato non riuscire a concretizzare le sue occasioni. Con ben 14 tiri, di cui 4 nello specchio della porta, le statistiche avrebbero potuto suggerire un dominio. Eppure, in realtà, la squadra di Taurino ha avuto difficoltà a impensierire seriamente il portiere granata. A tratti il Gubbio ha trovato il possesso palla, addirittura il 65%, ma dal 41’ del primo tempo, non hanno saputo rifinire le loro giocate, mostrando una sterilità offensiva che ha lasciato a desiderare per quasi un’ora. Il risultato? Un expected goals inferiore a 1, precisamente 0,952, confermando che anche la loro prestazione, pur essendo attiva, era lontana dall’essere efficace.

Pontedera Mister Menichini- Foto: Instagram @_uscittadipontedera- _amigosdevilla.it

Questo porta a una considerazione interessante: mentre il Gubbio ha perso l’incontro nonostante i numeri evidenti, il Pontedera ha saputo gestire in maniera intelligente una partita in cui ha mostrato meno tiri e meno possesso. In effetti, questo confronto di dati è emblematico: quando gli umbri hanno ceduto, lo hanno fatto in maniera confusa e lenta, mentre i granata hanno spesso mostrato di avere il controllo su diverse statistiche, come tiri in porta e duelli vinti.

Futuro del Pontedera: lavori in corso

Mentre Menichini è alla guida da sole due partite, i lavori di consolidamento della squadra sono ancora in corso. Nonostante manchi ancora l’organico completo, è evidente che il Pontedera ha intrapreso un cammino di crescita interessante, e questa vittoria potrebbe fungere da slancio per il prosieguo della stagione. La combinazione tra l’entusiasmo di questa giovane squadra e l’esperienza dei veterani potrebbe risultare letale per gli avversari futuri.

In un contesto calcistico dove ottenere i tre punti conta più di qualsiasi altra cosa, il Pontedera ha dimostrato che anche una performance non scintillante può portare a successi, e c’è da scommettere che il prossimo incontro sarà un’ulteriore occasione per dimostrare la determinazione di un club che sta cercando di affermarsi in campionato. Con questa mentalità, il futuro sembra promettente e avvincente, tanto che possiamo attenderci molte altre sorprese in questa stagione calcistica.

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Rossana Muraca