La vera storia di Rodney Alcala, il serial killer di Woman of the Hour: segreti e misteri svelati

Rodney Acala

Netflix ha lanciato “Woman of the Hour”, un film che segna il sorprendente esordio di Anna Kendrick alla regia.

Questa attrice ha già conquistato il pubblico con ruoli memorabili in pellicole come Twilight, Pitch Perfect e Trolls. Il nuovo progetto, descritto come un thriller crime, ha ricevuto un’accoglienza particolarmente positiva, tanto da guadagnarsi un impressionante punteggio del 90% su Rotten Tomatoes. Ispirato a una storia vera incredibile, “Woman of the Hour” narra gli eventi legati al serial killer Rodney Alcala, interpretato da Daniel Zovatto, che nel 1978 partecipò a un famoso programma televisivo americano, The Dating Game. Qui, sorprendentemente, Alcala vinse un appuntamento con Cheryl Bradshaw, interpretata dalla stessa Kendrick. La giovane donna riuscì a intuire i comportamenti inquietanti del killer e a scappare, portando così all’arresto di Alcala.

Rodney Alcala nasce nell’agosto del 1943 a San Antonio, in Texas, in una famiglia che porta sulle spalle il peso del dramma dell’abbandono. Suo padre, infatti, abbandonò la famiglia quando Rodney era ancora un bambino. Crescendo, Alcala si distinse per i suoi risultati scolastici, dimostrando intelligenza e promettente talento. Optò quindi per arruolarsi nell’esercito, dove cominciarono a emergere segnali di comportamenti problematici, che avrebbero continuato a influenzare la sua vita.

Il suo primo crimine si verificò nel 1968, quando fu sorpreso a violentare una bambina di soli otto anni a Los Angeles. Questo atto scatenò una caccia all’uomo, costringendo Alcala a fuggire a New York. Qui si iscrisse alla New York University e intraprese una carriera come assicuratore presso Blue Cross Blue Shield. Curiosamente, durante questo periodo, condivise l’ambiente lavorativo con un altro serial killer, Richard Cottingham, anche se i due non sembrano aver mai incrociato le loro strade in modo diretto.

Dopo un breve periodo a New York, Alcala tornò a Los Angeles, dove continuò a sfuggire alla giustizia. Oltre a commettere reati gravissimi, nel 1978 decise di ottenere un po’ di notorietà partecipando al programma televisivo “The Dating Game”. Apparentemente un uomo normale, Alcala celava sotto la superficie la verità inquietante delle sue azioni. Giunto a questo punto della sua vita, si stima che avesse già assassinato almeno cinque donne e avesse molestato una ragazzina di 13 anni, sebbene le stime sulle sue vittime siano in realtà più elevate. La sua strategia di attrarre le donne spesso avveniva con l’inganno, proponendo servizi fotografici.

Un incontro fatale: The Dating Game

Il format di “The Dating Game” offre uno spaccato interessante della cultura popolare degli anni ’70. In questo show, una giovane donna, ignara, si trovava a scegliere tra tre pretendenti celati dietro a una barriera. Per fare la propria scelta, le venivano concesse delle domande per scoprire chi potesse sembrare più compatibile. Alcala, all’epoca, si presentava al pubblico come un “fotografo di successo”, una facciata che gli permetteva di celare la sua vera natura.

Woman of the Hour
Woman of the Hour della regista Anna Kendrick- Foto: Instagram @the_giorgioiorio- amigosdevilla.it

Durante il suo turno, Bradshaw, con una curiosità quasi disarmante, gli rivolge domande come “Che cosa sei e come appari?” a cui Alcala risponde abilmente: “Sono una banana e sembro molto buono”. Ulteriormente incalzato, Alcala da una risposta che, oggi, risulta parecchio inquietante: “Sbucciami”. Alla fine, la giovane donna lo scelse come suo pretendente ideale, ignara del pericolo che la attendeva.

Tuttavia, qualcosa non la convinceva, e dopo aver vinto vari premi, tra cui dei biglietti per Los Angeles, Bradshaw prese la saggia decisione di annullare l’appuntamento, sentendosi a disagio. Questa intuizione le salvò la vita. Purtroppo, non altre donne furono così fortunate. Alcala sarebbe stato denunciato l’anno seguente per l’omicidio di una dodicenne. Nel 1980 fu condannato a morte, ma i suoi processi avrebbero visto alti e bassi, con decisioni che cambiavano nel corso degli anni.

Guardando indietro, è inquietante riflettere su come un programma popolare come The Dating Game potrebbe avere avuto tra i suoi concorrenti una figura così temibile. Rodney Alcala continuò a vivere un’esistenza di oscurità nel carcere, prima di morire nel luglio del 2021 all’età di 74 anni. La sua storia, ora portata sullo schermo da Anna Kendrick, ci rammenta l’efficacia della narrativa nell’affrontare anche i temi più complessi della vita reale.