La stufetta elettrica si presenta come un compagno inseparabile durante i mesi più freddi, quasi un must-have quando le temperature esterne iniziano a scendere e l’inverno bussa alle porte.
Questi dispositivi non solo offrono una comoda fonte di calore, ma possono anche trasformare stanze piccole, come il bagno, in veri e propri rifugi accoglienti, preparando il terreno per una doccia rigenerante. Anche se il riscaldamento centrale è acceso, la transizione tra caldo e freddo può risultare fastidiosa. Per questo motivo, l’utilizzo di stufe elettriche può essere la soluzione ideale per risolvere questa problematica, senza far lievitare ulteriormente il costo delle bollette. Con una varietà di modelli e tipi di stufe elettriche disponibili sul mercato, trovare quella giusta diventa una sfida. Qui ci sono delle dritte per orientarsi e 15 proposte di stufe che rispondono a esigenze diverse.
Quando si parla di stufette elettriche, è importante sapere che ci sono diverse soluzioni, ognuna delle quali offre caratteristiche uniche e specifiche. Le varianti di design e tecnologia rendono possibile scegliere quella più adatta per ogni ambiente. Ad esempio, i termoventilatori restano tra le opzioni più gettonate. Questi dispositivi vantano dimensioni ridotte, il che li rende facili da posizionare ovunque grazie alla loro leggerezza e portabilità. Funzionano mediante un sistema di riscaldamento per convezione, che utilizza resistenze elettriche. Sebbene siano efficaci, potrebbero non risultare molto efficienti a lungo termine. E, fortunatamente, molti modelli offrono anche funzionalità eco per ottimizzare i consumi. Ma non è tutto! Alcuni di essi possono essere usati anche in estate come ventilatori per rinfrescare l’aria.
Ma le stufe alogene meritano certamente attenzione. Questi modelli, meno energivori, utilizzano lampade alogene che riscaldano per irraggiamento, e un vantaggio notevole è il calore immediato appena accese. Consente di risparmiare sui costi energetici ma occhio: il raggio d’azione è limitato, ovvero scaldano solo piccole aree con efficienza. Inoltre ci sono i termoconvettori, più ingombranti, che assomigliano a termosifoni su ruote, diventando silenziosi e ideali per riscaldare spazi più ampi. Sono pratici ma non sempre facili da gestire quando lo spazio è poco.
Infine, i radiatori a olio sono un classico. Qui il calore è trasferito tramite l’olio che circola al suo interno, garantendo una diffusione duratura anche dopo lo spegnimento. In questo caso si possono notare significativi risparmi sulle bollette nel lungo periodo. I modelli più recenti utilizzano la tecnologia ceramica, risultando più moderni e performanti.
Considerando tutte queste varianti, è inevitabile chiedersi quanto realmente consumano le stufe elettriche. La risposta non è così semplice, poiché dipende in gran parte dalla potenza di ciascun dispositivo. Infatti, un wattaggio elevato si traduce a fine mese in costi che possono lievitare rapidamente. Pertanto, per chi desidera contenere i costi è opportuno cercare modelli che abbiano funzionalità di risparmio energetico integrate. Riuscire a utilizzare una stufa solo quando necessario, ad esempio per riscaldare piccole stanze come il bagno, è una strategia vincente.
È infatti molto meno costoso riscaldare solo un ambiente piuttosto che l’intera abitazione. Quindi, in momenti specifici, come una doccia veloce al mattino, accendere la stufetta elettrica può rivelarsi più vantaggioso rispetto al riscaldamento centrale che, nel giro di poco tempo, è in grado di incorrere in spese eccessive. Ecco perché è fondamentale valutare le reali esigenze. L’uso strategico delle stufette potrebbe fare una grande differenza non solo nel comfort casalingo, ma anche nel controllo delle spese.