Il recente intervento del Tar delle Marche, con la sentenza n. 793/2024, ha acceso un importante dibattito sul ruolo del dirigente scolastico all’interno del consiglio di classe. Questo aspetto si rivela cruciale, soprattutto nei momenti decisivi dell’anno scolastico, come gli scrutini finali, dove le decisioni sulla promozione o la bocciatura degli studenti possono avere un impatto significativo sul loro percorso educativo. L’interpretazione della normativa da parte del Tar ha chiarito che, in caso di parità di voti tra gli insegnanti, è il voto del preside a prevalere, rendendolo quindi un elemento determinante nelle decisioni finali.
il consiglio di classe e il voto del preside
Tradizionalmente, il consiglio di classe è composto da un numero pari di docenti che, insieme al dirigente scolastico, esaminano le performance degli studenti e decidono sulla loro promozione o bocciatura. Tuttavia, la situazione si complica quando il numero di insegnanti è pari e le votazioni finiscono in parità . Fino ad ora, era spesso considerato che il voto dell’insegnante di religione potesse avere un peso specifico, ma la sentenza del Tar ha ribaltato questa concezione. Il dirigente scolastico, in quanto rappresentante dell’istituzione e figura centrale nella gestione educativa, ha ora un potere di voto che non può essere ignorato.
reazioni alla decisione del tar
Questa decisione ha suscitato reazioni miste tra i docenti, i dirigenti scolastici e le famiglie. Da un lato, molti educatori vedono il voto del preside come un’opportunità per garantire una certa coerenza nelle decisioni, specialmente in situazioni in cui le opinioni sugli studenti sono divise. Dall’altro lato, c’è chi teme che un’eccessiva centralizzazione del potere possa portare a decisioni arbitrarie, in grado di influenzare negativamente il percorso educativo di uno studente.
- Vantaggi:
- Coerenza nelle decisioni.
Maggiore responsabilità del dirigente.
Svantaggi:
- Rischio di decisioni arbitrarie.
- Possibile conflitto con i docenti.
il ruolo del dirigente scolastico
Il ruolo del dirigente scolastico si fa sempre più complesso. Egli non è solo un amministratore, ma deve anche assumere un ruolo di leadership pedagogica e morale all’interno della scuola. La sua visione educativa dovrebbe riflettersi nelle decisioni che prende, e il suo voto, ora decisivo, deve essere frutto di una valutazione attenta e ponderata, che tenga conto non solo delle performance scolastiche, ma anche del contesto sociale e delle esigenze individuali degli studenti.
Con l’aumento della diversità culturale e delle difficoltà socio-economiche che molti studenti affrontano, la figura del preside diventa ancor più cruciale. La sua responsabilità non si limita a gestire le risorse scolastiche, ma si estende alla creazione di un ambiente di apprendimento inclusivo e stimolante. Questo implica che le sue decisioni, specialmente riguardo alla promozione o alla bocciatura, devono essere guidate dalla volontà di supportare gli studenti nel loro percorso formativo, piuttosto che da considerazioni meramente burocratiche.
In conclusione, il voto del preside all’interno del consiglio di classe rappresenta un cambiamento significativo nel panorama educativo italiano. Mentre offre l’opportunità di garantire decisioni più coerenti e ben ponderate, porta con sé anche la necessità di un’attenta riflessione sul ruolo di leadership e responsabilità che i dirigenti scolastici devono assumere. La sfida per il futuro sarà quella di trovare un equilibrio tra l’autorità del preside e la partecipazione attiva dei docenti, in modo da costruire un sistema educativo che valorizzi e supporti ogni singolo studente nel proprio percorso di crescita.