Il gatto di Schrödinger sopravvive per 23 minuti: il nuovo record della fisica quantistica

Un nuovo traguardo nella fisica quantistica ha catturato l’attenzione del mondo scientifico: il gatto di Schrödinger sopravvive per 23 minuti.

Recentemente, gli scienziati dell’Università della Scienza e della Tecnologia della Cina hanno riportato un notevole successo nel mantenere il famoso paradosso del gatto di Schrödinger per ben 23 minuti. Questo record potrebbe non solo integrare le conoscenze esistenti ma anche aprire le porte a nuovi dispositivi quantistici più resilienti e a scoperte intriganti nel campo della fisica.

Il paradosso del gatto di Schrödinger è una delle idee più affascinanti e disturbanti della fisica quantistica. Immaginate un gatto rinchiuso in una scatola, il cui destino è deciso secondo leggi che sfidano la nostra percezione quotidiana della realtà. Creata dal fisico Erwin Schrödinger, questa rappresentazione si basa sull’idea che fino a quando non apriamo la scatola, il gatto potrebbe essere sia vivo che morto, avvolto in una strana sovrapposizione di stati.

Questa dualità, che ci fa riflettere tanto sulla natura della realtà quanto sulla nostra comprensione di essa, evidenzia come in fisica quantistica gli oggetti possano trovarsi in più stati contemporaneamente. Storicamente, esperimenti hanno cercato di ricreare questa situazione utilizzando particelle di luce o microscopici cristalli, ma il risultato ottenuto era generalmente temporaneo e instabile. La nuova ricerca, però, ha alzato notevolmente l’asticella.

Nuovo record di fisica quantistica – Amigosdevilla.it

Il gatto di Schrödinger: 23 minuti di stabilità

Passando al centro della scoperta, i ricercatori, sotto la direzione del fisico Zheng-Tian Lu, hanno adottato una strategia innovativa impiegando atomi intrappolati dalla luce per mantenere la sovrapposizione di stati per un tempo sorprendentemente lungo. Con circa 10.000 atomi di itterbio, raffreddati quasi a zero assoluto e intrappolati grazie a forze elettromagnetiche generate da fasci laser, gli scienziati sono riusciti a effettuare un controllo estremamente preciso sugli stati quantistici.

Ogni atomo veniva quindi posizionato in due stati distinti, ognuno con uno spin diverso. Di solito, l’interferenza dell’ambiente esterno avrebbe causato un collasso in uno stato definito in pochi secondi, ma in questo caso, la straordinaria sinergia fra il controllo dei laser e la scelta degli atomi ha permesso di prolungare la sovrapposizione per circa 1400 secondi, ovvero 23 minuti in totale. Questo rappresenta un salto in avanti notevole, una vera e propria conquista nella fisica quantistica.

Potenzialità infinite delle nuove scoperte

I risultati di questo studio non si fermano alla mera curiosità scientifica; i potenziali impieghi di una stabilità così prolungata negli stati quantistici sono vasti e affascinanti. La capacità di mantenere questa sovrapposizione per un periodo così lungo non solo apre la porta a metodi più avanzati di studio delle forze magnetiche, ma potrebbe anche rivelarsi fondamentale per la creazione di dispositivi di memoria quantistica estremamente stabili. Tali dispositivi potrebbero elaborare e immagazzinare l’informazione quantistica in maniera molto più efficiente.

Barry Sanders, un esperto dell’Università di Calgary, ha sottolineato l’importanza di questo risultato affermando che si tratta di un notevole passo avanti: la stabilità del sistema atomico adottato per il paradosso potrebbe consentire di esplorare nuovi fenomeni nel campo della fisica fondamentale, aprendo scenari suggestivi e promettenti per le ricerche future.

Questa scoperta, quindi, non segna solo un record nella fisica quantistica, ma rappresenta anche un possibile punto di partenza per una serie di nuove tecnologie e comprensioni della natura che potrebbero rivoluzionare il nostro approccio alla scienza.

Published by
Clarissa Missarelli