È passato un anno dalla tragedia di Itaewon. Questo evento ha lasciato un segno profondo nella memoria collettiva della Corea del Sud.
Mentre ci avviciniamo all’anniversario, la città si prepara a commemorare le vittime e riflette sull’impatto di quel fatidico 29 ottobre. La sera del 29 ottobre 2022, Itaewon era elettrizzata per i festeggiamenti di Halloween. Dopo anni di restrizioni imposte dalla pandemia, la libertà di radunarsi sembrava finalmente possibile. Il quartiere, noto per la sua vivace vita notturna e per la forte presenza di expat, ha attratto un numero impressionante di visitatori. In tanti si sono riversati nelle strade, pronti a divertirsi e a festeggiare in un’atmosfera di aggregazione. Tuttavia, nonostante la folla apparentemente festosa, la situazione si è rapidamente deteriorata.
Purtroppo, l’afflusso di circa 100 mila persone ha causato una serie di eventi inaspettati. Sembrava che la folla si muovesse bene, tra club e locali, creando movimenti di entrata e uscita. Ma poi, in un attimo, la situazione è sfuggita di mano. Spintoni, frustrazioni e un aumento della densità della folla hanno portato a una serie di schiacciamenti devastanti. In pochi momenti, la celebrazione si è trasformata in paura e confusione, mentre le persone cercavano disperatamente di trovare uscita da quella trappola mortale. Il bilancio finale è stato straziante: 158 morti e 196 feriti, una commemorazione che ha lasciato tutti senza parole.
Due anni dopo, il ricordo di questa grande tragedia è ancora vivo. Il recente week-end di Halloween ha visto un’affluenza molto ridotta a Itaewon rispetto agli anni precedenti. Mentre i festeggiamenti sono stati timidi, alcuni locali hanno lamentato una mancanza di clienti, segno che la paura e il lutto pesano ancora nell’aria. In mezzo a tutto questo, alcuni attivisti religiosi hanno scelto di manifestare davanti all’Hamilton Hotel, il luogo simbolo di quel drammatico evento. Con cartelli provocatori contro l’omosessualità, hanno polarizzato ulteriormente l’opinione pubblica, sottolineando le tensioni sociali che circondano il quartiere, noto anche per le sue offerte gay-friendly.
Inoltre, il memoriale dedicato alle vittime risultava parzialmente inaccessibile, coperto da teli per lavori di manutenzione. Le famiglie delle vittime non si sono arrese e continuano a richiedere un’inchiesta indipendente. La loro lotta per la verità e la giustizia persiste, spingendo le autorità sudcoreane a rispondere a questo dramma con maggiore trasparenza. La commemorazione quest’anno è stata organizzata con cautela, mentre molti hanno scelto di onorare i defunti attraverso eventi privati piuttosto che partecipare a festeggiamenti pubblici.
Le autorità hanno rielaborato le pratiche di sicurezza partendo dalla triste esperienza del 2022. Quest’anno, per il secondo Halloween consecutivo, non ci sono stati divieti ufficiali di assembramento a Itaewon. Tuttavia, le autorità hanno attuato misure preventive per garantire la sicurezza di tutti. Con esercitazioni di controllo della folla e una sorveglianza potenziata, la polizia ha messo in atto un sistema di monitoraggio. Quasi mille telecamere a circuito chiuso, supportate da intelligenza artificiale, sono state installate per analizzare e gestire il movimento delle persone in tempo reale.
Questi interventi, sebbene volti a migliorare la situazione di sicurezza, non possono cancellare il passato. Mentre la comunità di Itaewon cerca di riprendersi e di tornare a festeggiare, la presenza del lutto e la memoria di quel giorno terribile rimangono ineluttabili. Le festività di Halloween continueranno a essere collegate a questa memoria collettiva, richiedendo un delicato equilibrio tra celebrazione e commemorazione.