Da quando nel 2020 il COVID ha colpito il mondo, i prezzi di molti beni e servizi non hanno fatto altro che lievitare, trasformando il modo in cui spendiamo e viviamo, anche a Disney.
La situazione economica si è fatta pesante e, proprio nel bel mezzo di questi cambiamenti, anche Disney ha deciso di rivedere le sue tariffe per i parchi a tema e i servizi associati. Ecco cosa c’è da sapere su questa novità che riguarda non solo il Disney World Resort in Florida, ma anche l’esperienza complessiva che la casa di Topolino offre ai suoi visitatori.
A partire dal 2025, i visitatori del Disney World Resort in Florida dovranno fare i conti con rincari significativi. Il parco, famoso in tutto il mondo, non solo alzerà il prezzo dei biglietti per l’ingresso giornaliero – che passeranno da 119 a 199 dollari – ma anche gli abbonamenti annuali e i costi per ristoranti e altre attrazioni subiranno un aumento. Le nuove tariffe, destinate a stupire, influenzeranno anche l’entrata per due giorni, ora compresa tra 189 e 319 dollari, aumentando a 239-399 dollari per tre giorni, fino a 279-459 dollari per quattro giorni. Rispetto al recente passato, dove il costo per l’ingresso era rimasto fermo a 109 dollari per sei anni, questi rincari si presentano come una vera e propria sorpresa.
Gli abbonamenti annuali, che già sono molto richiesti, non saranno risparmiati da queste modifiche: è stato previsto un aumento medio del 4%, portando il prezzo a partire da 469 dollari per i residenti in Florida, e a 849 dollari per quelli che risiedono al di fuori dello Stato e vogliono includere il parcheggio. Inoltre, i costi dei pasti nei vari ristoranti del parco, in particolare quelli con i personaggi Disney, subiranno un incremento del 3%. I costi dei pasti a buffet, invece, varieranno tra 29 e 39 dollari. Considerando le spese per il parcheggio, che arriveranno a 25 dollari al giorno, e il noleggio di passeggini o sedie a rotelle che arriverà a 15 dollari, sarà necessario rivedere il budget per una visita a Disney World.
Nonostante il cambiamento di prezzo sia stato annunciato per il solo parco di Disney World in Florida, molti si chiedono se le altre sedi Disney nel mondo, incluso Disneyland Paris, abbiano in programma adeguamenti simili. Per noi italiani, il parco di Parigi rappresenta una delle opzioni più accessibili e quindi è naturale chiedersi se anche lì ci saranno rincari. Al momento, l’azienda non ha dato indicazioni chiare su questa possibilità, ma i fan sono in attesa di aggiornamenti ufficiali. Con la crescente competitività nel settore dei parchi tematici, si prevalentemente spera che Disney non applichi gli stessi aumenti anche ad altre location.
Tuttavia, è interessante notare come gli incrementi sui prezzi non siano slegati da una strategia più ampia di Disney per garantire investimenti continui e miglioramenti delle strutture. Le esperienze immersive e gli aggiornamenti dei parchi richiedono risorse economiche considerevoli, e questo potrebbe giustificare gli aumenti. Ma un tale rialzo potrebbe anche scoraggiare quella parte di pubblico più sporadica che, fino ad ora, ha visitato il parco occasionalmente. Sicuramente, i prossimi mesi diranno molto su come si muoverà Disney sia a livello nazionale che internazionale, soprattutto alla luce di questa nuova politica di prezzi.
Oltre ai rincari nei parchi, Disney ha introdotto un cambio significativo anche nel settore dello streaming. Infatti, gli abbonamenti per Disney+ non potranno più essere pagati tramite l’App Store di Apple, ma esclusivamente tramite il sito web. Questo cambiamento potrebbe influenzare le modalità di abbonamento per molti utenti, costringendoli a un processo di pagamento diverso e potenzialmente più difficile da gestire.
Con la pandemia che ha reso lo streaming una delle principali fonti di intrattenimento per molte famiglie, la casa di Topolino ha cercato di ottimizzare il proprio modello di business. Ma il passaggio a un pagamento esclusivamente online è un segnale di come Disney stia cercando di controllare meglio le proprie finanze e massimizzare i guadagni. Così come nata in un clima di crescente inflazione, questa scelta potrebbe avere ripercussioni non solo sugli abbonati, ma anche sul panorama competitivo dello streaming e su come gli utenti scelgono di distribuire le loro spese.
Senza dubbio, seguire le mosse di Disney nelle prossime settimane sarà interessante. Resta da vedere come questi cambiamenti influenzeranno la numerosa e affezionata clientela dei parchi e dei servizi di streaming. Non mancheremo di aggiornare il nostro pubblico su eventuali novità e sviluppi in corso.